MERCOLEDì 23 GIUGNO 2010

Malevolo

A volte succedono nella vita cose inquietanti, come che vai in giro con una maglietta rossa e ti pistano di botte i poliziotti e ti arrestano pure, o come che cammini sul campo di calcio e un altro giocatore ti piomba addosso, si butta per terra ed espellono te.

A volte succede che ti bloccano un blog così, dall’oggi al domani, per una ragione che non c’è.

Ieri, 22 Giugno, tanto per controllare, accedo al mio blog, questo insomma.

Mi esce un targone rosso fuoco con un poliziotto stilizzato: “Il sito è malevolo!”.

Malevolo



“Ma che cazzo??!” (un po’ come il WTF inglese).

Provo a cliccare sul pulsante delle motivazioni per cui il mio blog (che avrà uno stile di fondo demoniaco, ma a parte quello non so che danni possa fare ad un pc) dall’oggi al domani è divenuto malevolo.

La spiegazione è che alcune pagine del mio blog scansionate il giorno 17 Giugno linkano a pagine potenzialmente dannose.

Unica modifica fatta sul sito da un bel po’ di tempo a questa parte è stato inserire la settimana scorsa il Setup.exe di un programmino C# che ho fatto io in una sottocartella, ma senza linkarlo, mi serviva solo come base d’appoggio temporanea. Va comunque considerato che tale setup è sicuro al 100% e nessun antivirus lo taccia come malevolo.

Allora la sera mi registro su Google (è stato proprio google a dire che il mio sito era malevolo) e accedo alle funzioni avanzate di web tools.
Carico sul mio sito una loro pagina e faccio eseguire la verifica.

Finalmente mi vengono dette le pagine malevole del mio sito, sono semplicemente tre indirizzamenti alla index principale del mio blog ma con dati diversi per visualizzare post diversi.
Tali pagine nascondono, a detta di Google, del javascript dannoso, infatti mi fa vedere dello stranissimo codice javascript.

Se però da Internet Explorer (lì stranamente non me lo segna come malevolo) provo a vedere quella pagina non presenta il javascript malevolo…

Allora provo a riscaricare tutto il mio sito ed esamino le pagine potenzialmente malevole ma sono così come le avevo messe online.
L’unico codice presente sul sito non fatto da me è l’editor Javascript TinyMCE che uso nella sezione amministrativa per inserire i post, le pagine legate al TinyMCE non sono accessibili dalla index del sito e comunque Tiny è probabilmente l’editor più famoso e sicuramente non malevolo.

Giusto per sicurezza elimino il setup dal sito.

Ora le possibili cause sono:
Qualcuno è riuscito ad accedere al mio ftp, ma qualcosa sarebbe dovuto rimanere.
Il server di Aruba si è infettato ma lo stesso qualcosa sarebbe dovuto rimanere (a meno che non hanno sistemato il guaio a mia insaputa).
Il bot di google che controlla i siti è infetto e a lui esce roba che in realtà non c’è…

Allora sempre tramite strumenti di google richiedo una nuova scansione del sito dichiarando di aver rimosso il codice malevolo (rimosso cosa che non c’era niente?).
Aggiungo un commento dove affermo che il mio sito non ha codice malevolo e non l’ha mai avuto e se il loro sistema continua a segnalarlo come malevolo mi avrebbero dovuto far parlare con un tecnico per capire cosa a loro non garba più di un sito che non ha mai dato problemi…

Questa mattina mi alzo, accendo il pc, vado sul mio blog e Puff! Ora non è più malevolo, si vede che alla prova televisiva hanno capito che non ho commesso fallo.

Ma la domanda fondamentale è: e se il mio fosse stato un sito di E-commerce molto rinomato e ben inserito in svariati motori di ricerca?
Sai che bello se per 2-3 giorni te lo chiudono perché malevolo quando invece non lo è, sai che bel danno, lì in quel caso il culo chi ce lo mette? Il bot?

Faccia da culo



Mah, le cose strane della vita… ho un blog indemoniato…

Indemoniato

 

Pubblicato da Debiru (11:46) Commenti 0


GIOVEDì 17 GIUGNO 2010

Paraculi

E si, il nostro paese è proprio la patria dei paraculi, diciamocelo, sono ovunque, come anche nel post precedente, sono sempre dediti a cercare di non fare nulla ma essere comunque pagati, o cercano di fregarti a tua insaputa indorando la pillola per farti sembrare che non stanno affatto tentando di fregarti. Un po’ come uno che te lo mette al culo ma è colpa di quello dietro che l’ha spinto. Si, quello dietro che non si vede.

Gran paraculo



Ecco un bel paraculo che mi è capitato su Ebay l’altro giorno, un negozio online con la vendita immediata, non aste o roba simile, non si fanno nomi non sia mai qualcuno avesse la denuncia facile, come certi soggetti a me noti.

Si legge in basso alla fine della descrizione che non accettano pagamenti Paypal, strano, su Ebay sconsigliano vivamente altri pagamenti e sconsigliano l’acquisto da chi propone altri metodi.
Mi accingo ad acquistare l’oggetto, solite bestemmie a ricordarmi le password e utenze di ebay e paypal e procedo.
Passo uno, l’aggiudicamento, tutto ok, mi arriva anche l’email di oggetto aggiudicato.
Passo due, il pagamento, bestemmie varie con la login, poi procedo… cosa strana, posso pagare con paypal diretto, anche se era scritto che non potevo… allora pago con paypal.
Tempo 30 secondi mi arriva una mail del venditore che dice /- “Gentile cliente, ci dispiace ma non accettiamo pagamenti paypal perché il nostro account paypal è guasto (mi ha spinto quello dietro) e inoltre l’oggetto da lei acquistato non è disponibile, la preghiamo di annullare il pagamento”.

Allora, una volta si entrava in negozio, si prendeva l’oggetto da acquistare e si andava alle casse a pagare… Poi è nato il commercio elettronico, vado sul sito A, vedo l’oggetto B, controllo la disponibilità e acquisto con il metodo che più mi conviene.
Poi è nato Ebay ed i negozi Ebay, vedo l’oggetto, lo compro, lo pago come pare a me, il venditore si lamenta che non gli piace il mio pagamento e che l’oggetto l’ha finito, tu vendi una cosa che non hai con un metodo di pagamento che non ti funziona.

All’inizio, ingenuamente, ho creduto nella buona fede del negoziante e mi sono limitato a mettere un feedback neutro, dove specificavo che non è molto corretto vendere qualcosa che non si ha, senza menzionare il paypal rotto (quello che spinge da dietro).

Soltanto dopo mi sono reso conto dello stratagemma del paraculo di turno.

Allora, per mia fortuna mi sono sbagliato e ho pagato con paypal un oggetto inesistente, paypal ha la garanzia che se nasce una controversia posso riavere tutti i miei soldi, come in questo caso.
Mi sono chiesto: “E se avessi pagato con postagiro come alternativa?”.
Ovviamente non è che possono non darti l’oggetto, li si va sul penale, lo hanno terminato ma prima o poi gli tornerà, ma con un pagamento che non coinvolge terzi loro la giocano da padroni, possono inventarsi scuse su scuse per non darti i soldi e per aspettare che gli torni l’oggetto (“Ah nonna, m’hanno dato er bono, che vor dì?”, “E vor di che te la pijande’r culo vor dì!!”), in questo modo tu non hai scelta, devi per forza acquistare da loro e non è detto che non possano anche alzarti il prezzo perché magari è variato nel tempo.
Ti incatenano a loro in barba alle leggi del libero mercato, altro che paypal rotto.

Inculamento


Che bei paraculi, le pensano tutte per incularti, in Italia siamo proprio dei GM Fucker (e chi ha giocato ad Ultima Online sa cosa vuol dire).

Saluti

Pubblicato da (17:48) Commenti 0


MARTEDì 15 GIUGNO 2010

Ci prendono per il culo

Ormai è assodato, in Italia tutti ci prendono per il culo.

Prendere per il culo


Se molti si domandano il motivo per cui in Italia c’è grossa crisi basta uscire di casa un giorno qualsiasi e trovare molte situazioni che denotano la quasi totale voglia dell’italiano medio di non fare un cazzo ma di guadagnare soldi non facendo un cazzo.

Tralasciamo fatti noti come le case all’Aquila che già sono messe come case di 10-20 anni nonostante siano di appena pochi mesi, alla faccia delle case costruite bene.

Parliamo di un esempio più alla portata di tutti, una cosa banale, ma che ci illustra come l’italiano medio meriti la crisi e la povertà.

Sabato mattina, esco presto di casa per andare alla Asl vicino casa mia per fare le analisi del sangue. Pago un lauto parcheggio di un’ora, sperando che un’ora mi basti, entro nella Asl e subito qualcosa mi colpisce, qualcosa di anomalo, il deserto.

In genere a quell’ora, le 8:20 di Sabato, c’è la ressa tipo al mercato nell’ora di punta.

Un po’ sbigottito vado verso la numeriera  e i numeri non ci sono, nel frattempo scorgo le dottoresse addette ai prelievi che ammonivano due signore che “la cosa” per cui erano venute non si poteva fare (le due signore le conoscevo ed era la più anziana, ultraottantenne, a dover fare “la cosa”).

Le dottoresse mi scorgono che dubbioso osservo la numeriera chiusa e mi dicono: “E lei cosa fa qui?”

Sai, uno con un’impegnativa in mano dentro la Asl nell’ora dei prelievi sta lì perché gli capita di starci.

“Beh, dovrei fare le analisi”.

“Ma non lo sa che ora il Sabato si fanno solo su prenotazione?”

Ma porcaputt “Come scusi? E da quando?”

“Eh, saranno due mesi, abbiamo messo il comunicato!”

Lo ha detto come se l’Asl fosse il mio condominio dove passo tutti i giorni davanti alla bacheca.

Mi giro verso lo sportello accettazioni, non c’è nessuno.

“Mi scusi, ma come faccio per prendere appuntamento?”

“Beh, deve venire in mezzo alla settimana…”

Vi espongo in breve la situazione: devo fare le analisi, data l’impegnativa devo prima pagare per la prestazione, allo sportello, e poi effettuare le analisi.
Quindi… se io devo “prenotare” ciò implica che volendo venire il Sabato a fare le analisi su prenotazione, contando che gli sportelli sono chiusi il Sabato in quanto non servono se già sei prenotato, devo per forza pagare e prenotare in mezzo alla settimana.
Di conseguenza io per prenotare devo pagare, ma per pagare devo fare una fila di 30-40 minuti, in genere la tempistica è 40 minuti per pagare, 10 minuti a pagamento avvenuto per il prelievo.
Ne conviene quindi che se io, che vado di Sabato perché ho difficoltà gli altri giorni perché lavoro,  devo per forza andarci dal Lunedì al Venerdì, una volta pagato visto che ormai ci sono faccio il servizio completo invece di prenotare, non trovate?

Calcolo


Unica alternativa è mandare un povero disgraziato a pagare e prenotare al posto tuo, ma questa è una cosa proprio da caso molto eccezionale, fai prima ad andare in un’altra Asl.
Ma a questo punto la domanda fondamentale è: le due dottoresse che ho incontrato, cosa cazzo ci stanno a fare lì alla Asl? Cioè, c’erano solo loro, le due signore che conosco, a cui peraltro non volevano effettuare il servizio qualsiasi cosa esso fosse, e la numeriera, stavano lì a braccia conserte, a non fare un cazzo.

Solitario


Cioè, due persone che vengono pagate per non fare un cazzo, in Giappone l’essere messo a non fare un cazzo ed essere pagato è la peggiore umiliazione che si possa infliggere ad un uomo, in Italia è una meta, essere pagato per non fare un cazzo.

Io sto pagando parte delle mie tasse per due donne laureate sedute su due sgabelli dalle 8:00 alle 11:00 di Sabato che non fanno assolutamente un cazzo, se mi fosse dato di scegliere preferirei pagare per due belle gnocche nude a braccia conserte al centro della piazza, non faranno un cazzo neanche loro ma almeno rallegrano la giornata dei passanti.

Non vi sentite presi per il culo? Non notate sempre più spesso giri e giri di regole e cavolate che si inventano enti pubblici e non per cercare di non fare un cazzo ma essere pagati lo stesso?

Io spero un giorno di avere l’occasione di andarmene da questo paese marcio fino alle radici e portar via con me le persone care che non meritano di vivere ancora in un posto senza speranza.

Spero che l’Italia sprofondi nella merda che sta accumulando sotto il suo culo e che nulla rimanga, spero che dopo venga qualche nuovo popolo straniero e prenda quello che è rimasto di buono in questo paese e ne faccia una nuova nazione, perché noi italiani medi siamo solo stati in grado di riempire l’Italia di ditate.

Ditate



Saluti.

Pubblicato da (17:44) Commenti 0

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Autore:
Debiru



Collaboratori:
Jubei