SABATO 10 GENNAIO 2015

I Cavalieri dello Zodiaco - La Caduta

Il film che c’è nelle sale si chiama solo “I Cavalieri dello Zodiaco”, ma “La Caduta” la aggiungo io, date voi una chiave di lettura a questa aggiunta, es. la caduta dei coglioni (i miei), la caduta di un mito, la caduta di lacrime, la caduta di stile, insomma, “La Caduta”.

Gesù disapprova


Posso affermare con la stessa certezza di un anziano che arroga i suoi diritti in posta che questo è il peggior film che ho visto e mai vedrò nel 2015, so che mancano ancora 355 giorni alla fine del 2015, ma ne sono certo.
Sapevo, ero certo di andare a vedere un film veramente indegno, ne ero consapevole, ma come spesso accade quando vado a vedere un film al cinema la realtà supera l’immaginazione, per un momento ho pensato che tutto sommato non fosse neanche tanto brutto come avevo immaginato, ma dopo “cose” che sono successe nel film, “cose” difficili da elaborare nel contesto che è quello del mondo dei cavalieri dello zodiaco, ho capito che si, quello che stavo vedendo non era poi brutto come lo immaginavo, lo era molto, ma molto di più. Volevo piangere ma ho resistito, perché se avessi pianto sarebbe sgorgato sangue dai miei occhi.

Gesù si strazia


La trama è inutile raccontarla che tanto è pressappoco un concentrato molto semplificato della saga del grande tempio, i personaggi poi, meravigliosi, Pegasus da cacacazzi difensore di Lady Isabel è diventato l’amico idiota del gruppo, quello che fa le battute e gli scherzi, sembra un personaggio fra la Disney e la Pixar. Sirio sembra diventato un nerd dello zodiaco, Andromeda vince il premio per la prima apparizione più da badass del film, ma dopo la signora apparizione prende solo le mazzate e tante, sempre. Crystal a parte le mazzate poteva pure non starci, un personaggio irrilevante, Phoenix fa due apparizioni, in una massacra un avversario manifestamente inferiore, e grazie al cazzo, nella seconda arriva per fare il culo a due cavalieri d’oro e ci prende tante di quelle mazzate che non si riprende più per tutto il film.
I cavalieri d’oro non fanno tutta sta gran scena ma ce n’è uno che è stato veramente stuprato in questo film, io penso che nonostante sia uno dei cavalieri d’oro più segaccia della storia rimanga comunque uno dei personaggi più interessanti, parlo di Cancer il cavaliere del Cancro, Death Mask per i nerd, da questo film ne esce lo sconfitto e il rovinato per eccellenza, io non potrò più vedere Death Mask in vita mia con gli stessi occhi con cui lo vedevo prima di questo film, è come cercare di vedere Il Signore degli Anelli dopo aver visto il ridoppiaggio “La compagnia del verginello” e “I due porri”, un po’ come cercare di vedere Titanic dopo aver visto Puttanic, cioè, Death Mask, il signore dei morti, quello che uccideva anche donne e bambini, con la risata satanica, quello che mandava la gente direttamente nell’Ade, che me lo conciano come il capitano Jack Sparrow in armatura d’oro e si mette a cantare e ballare come Jafar di Aladin quando canta Alì Ababua? Cioè, ma quanto male gli ha voluto l’autore de sto film a Death Mask? Ma gli ha stuprato la sorella in uno dei suoi sogni? (edit: quì c'è il video in giapponese sottotitolato in spagnolo, ma tanto basta a rendere l'idea -> Musical de la casa de cancer)
Altro cavaliere d’oro poveraccio, Fish, che sarebbe Afrodite ma manco lo chiamano per nome na volta, poraccio, muore in una maniera veramente idiota, va a parlare con Arles il quale farfuglia una cosa tipo “vabbeh, ormai sticazzi, v’ho preso pel culo a tutti, Lady Isabel è la vera dea Athena ma ormai non me ne frega niente, l’ora è scoccheta”, Afrodite: “WTF?”, Arles: “Dimensione oscura!!!” e ammazza Afrodite, la morte più senza senso della storia, se la batte col povero negro che muore in Shining dopo che s’è fatto mezza America in macchina per accorrere in aiuto del regazzino.
Ma poi il finale, con Arles che prima rivela di essere il cavaliere di gemini e che dopo averci preso una scanizza da Pegasus (che nella serie originale era talmente rozzo Arles che Athena stessa l’ha dovuto finire) diventa un mostro gigante (?!?) non si sa come o perché che inizia a seminare il panico, ma Pegasus allora mette l’armatura del Sagittario (che rimane nella forma centauro (?!?)) e assieme a Lady Isabel gli fa un culo tanto. Dopodiché vissero felici e contenti, tranne i poveracci che ci avevano lasciato le penne.
I 5 cavalieri nel finale spariscono, alla proclamazione di Lady Isabel come Athena non l’hanno invitati, vabbeh, erano solo con contratto a progetto, pazienza…
In sintesi, un film che non c’entra niente con la saga originale se non per i temi trattati, una via di mezzo fra Pixar e Disney per attirare anche i più piccini, ma dove ci sono anche le mazzate, meno cruente di come erano nell’anime, ne risulta una creatura amorfa senza spina dorsale, un aborto che potevano anche risparmiarsi, hanno accoltellato alle spalle chi è cresciuto con i cavalieri dello zodiaco e se volevano avvicinare nuovo pubblico forse hanno scelto la strada peggiore che potessero scegliere, ho visto bambini in sala con facce così da funerale che neanche quando gli levi il giocattolo migliore per punizione.
Che cosa brutta.
Adesso però concludo, che devo andare, perché ho bisogno di tempo, devo ancora elaborare il lutto dopo aver visto questo film…

Madonna in lacrime

Pubblicato da Debiru (23:55) Commenti 0


MARTEDì 23 DICEMBRE 2014

È stato bello finché è durato

Con sommo rammarico dopo un annetto di permanenza in Wind Infostrada, che mi ha regalato la gioia di una tariffa inferiore rispetto alla Telecom, una maggiore facilità di pagamento delle bollette, una velocità internet superiore e soprattutto costante e senza cadute, dopo avermi fatto chiacchierare con diverse donne dell’esta (come direbbe Checco Zalone), ho dovuto fare ciò che non credevo avrei fatto, di sicuro non dopo così poco tempo, una richiesta di rientro in Telecom.

Ritorno


Da che ho messo Wind Infostrada sono rimasto molto soddisfatto, buon prezzo, buona linea, 10mega di internet veri, nessuna caduta per sovraccarico di download, un idillio, che è durato fino al 23 Ottobre 2014, la grande disgrazia.
Io che mi vantavo con i colleghi di una connessione buona, costante e pagata il giusto, io, stolto, mi ritrovai nel momento del bisogno (se avete letto il mio post precedente saprete di che parlo) senza internet e telefono, per praticamente tutta la giornata del 23 Ottobre.

Senza internet


Risposte vaghe dal centro assistenza (in prevalenza donne dell’esta), ma anche una pittoresca risposta da un centralinista italiano, che era inutile chiamare il centro assistenza Wind, che loro mica erano tecnici, non potevano risolvere il problema… vabbeh, lasciamo perdere queste facezie.

Ridere


Con la vana speranza che quello fosse un problema passeggero rinnovai la mia fiducia a Wind Infostrada (e alle donne dell’esta), ma complice il destino circa venti giorni prima del fattaccio ho dovuto cambiare router, questo nuovo, Netgear, per qualche arcano motivo non digeriva la linea isolata e al ritorno della linea non ripartiva da solo, aveva bisogno di essere riavviato a mano. La cosa drammatica è che dopo il 23 Ottobre ci sono stati altri casi di isolamento a breve termine, pochi secondi, pochi minuti, ma tanto bastavano a far uscire di testa il router, ma continuo a rinnovare la fiducia a Wind, mi dico “Risolveranno, prima o poi… spero”.
Il tempo passa e si verificano nuovamente isolamenti, ma stavolta pesanti, da giornate intere.

Sconforto


Dopo l’ultimo, di circa due settimane fa, mi decido ad aggiornare il firmware del router, magari risolvo almeno uno dei problemi, e intanto la fiducia in Wind inizia a crinarsi, visibilmente, perché se mi isoli il telefono il Venerdì completo fino alle 3 di notte (di Sabato), momento in cui mi do l’appuntamento con amici e colleghi per giocare online, forse, dico, forse un pochino mi fai solo vagamente girare le palle, ma forse.

Pallecottero


Ma ieri… 22 Dicembre 2014… rimango a casa in malattia, è un periodo sul chi vive e pur rimanendo in malattia avrei bisogno in caso di emergenza di collegarmi al pc dell’ufficio per interventi straordinari, poi mettici che uno sta a casa allettato, magari con internet passa il tempo, eppure no, perché la linea, stranamente, è nuovamente isolata.

Niente internet


Richiamo l’155, non con poche difficoltà visto che ho Wind anche sul cellulare e non prende una fava a casa (si, Wind ultimamente mi sta risultando un po’ antipatica, pur decantandola fino a poco tempo fa).
Mi risponde la solita donna dell’esta, che mi elenca tutti i luoghi dove c’è il disagio (cosa che a me interessa quanto un cavoletto di bruxelles possa interessare ad un alligatore), alché intervengo e chiedo “Senta, ma una volta per tutte me lo può spiegare a cosa sono dovuti questi frequenti e duraturi disservizi?”.
Lei: “Sa, è causa del maltempo”.
E’ una settimana che non fa una coccia d’acqua e c’è il sole, una puttanata più grossa non la poteva dire…
Io: “Si, va bene, le farei vedere quanto maltempo c’è, adesso, qui, ma mi dica, per quando è prevista la risoluzione?”
Lei: “Non prima del 24”.

Follia


Tre giorni lavorativi? Tenete tutta questa gente senza linea del telefono ed internet per tre giorni lavorativi? Era passato l’uragano Katrina ci mettevano meno a rimettere la linea!
Io: “Ma lei si rende conto che faccio prima a rientrare in Telecom che ad aspettare voi? Ma i clienti si trattano così?”, saluto e la prima cosa che faccio dopo è contattare la Telecom, solo dopo essermi battuto il petto ed aver recitato il mea culpa per aver abbandonato la Telecom per passare alla Wind.
Hanno un’offerta di rientro non malvagia, anche meglio di quella che avevo con Wind, addirittura se faccio super internet mi danno 1mb in upload! La fantascienza (qui in Italia)!
Unico intoppo, mi serve il codice di migrazione, che dovrebbe essere di facile reperimento, ad esempio sulla fattura (dove invece non c’è), nell’area clienti (dove non c’è) o te lo danno per telefono all’155 (finto).
Chiamo diverse volte l’155 e dopo vari tentativi andati a vuoto fra il selezionatore automatico che va in palla, richiesta automatica del codice che invece di darmi il codice mi saluta e attacca e operatori che mi dicono di usare la richiesta automatica (quella che ti saluta e attacca) o di vedere in fattura dopo il mio numero di telefono, dove c’è solo del bianco, finalmente riesco a parlare con un operatrice preposta a dare il codice di migrazione, stavolta stranamente italiana e competente, che cerca, prima di darmi il codice, di capire le mie motivazioni.
“Vi voglio tanto bene, avete un buon servizio, buone tariffe, ma se ogni 15 giorni mi isoltate la linea per 1/2 giorni non è che sia molto soddisfatto”.
Accoglie la mia richiesta e mi da sto benedetto codice di migrazione, me lo faccio ripetere due volte, per essere sicuro.
Avvio quindi la procedura di rientro con Telecom, quando dico all’operatrice che ho il codice lei dice: “Sul serio? Le hanno dato il codice? Non deve essere stata una passeggiata, probabilmente non sarà corretto”.
Ma io in cuor mio ancora un minimo di fiducia nella Wind ce l’ho, nutro ancora speranza nell’umanità.
Oggi mi chiama la Telecom “Guardi, va tutto bene, solo il codice migrazione non è corretto, ci vorrà un po’ più di tempo per il rientro”.
Wind, mi hai deluso per l’ultima volta, sai, credo che andrò a cambiare anche la mia sim al cellulare.

Delusione


A true story…

P.S.
L’aggiornamento del firmare del router ha dato i risultati ottenuti, almeno una nota positiva nello squallore totale.

Pubblicato da (18:41) Commenti 0


GIOVEDì 23 OTTOBRE 2014

Coincidenze

Coincidenza

Saranno anche coincidenze ma ci sono giornate che si verificano talmente tanti fatti negativi insieme che ad un certo punto inizi a chiederti se quel giorno non sia il tuo personale venerdì 17 (anche se è già passato, il venerdì 17).
Una serie di vicissitudini assurde che non è che ti portano alla morte (neanche spirituale o dell’anima), non è che ti strapperesti le vesti come Caifa, ma un leggero prudimento dello scroto un po’ ti viene spontaneo.
In tarda mattinata mi chiama mio fratello, che al momento non si trova proprio dietro l’angolo, è a Riga, Lettonia, mi comunica che andando a prendere i soldi al bancomat s’è scordato di riprendersi il bancomat, ah, e pure i soldi… cioè, vai al bancomat a prendere i soldi, ti scordi il bancomat e pure i soldi…
“Beh, ho avuto un attimo di distrazione, faceva freddo”.

Freddo


Tempo fa si scordò la prepagata paypal dentro il bancomat, sempre a Riga, ma non i soldi, oggi bancomat e soldi, la prossima digita il pin e poi se ne va?
Mi prendo mezza giornata al lavoro per cercare di capire come risolvere, intanto lui mi dice che l’atm era fuori da un supermercato e non direttamente in banca e quelli della banca gli hanno detto che non possono recuperare il bancomat o sapere se è nell’atm.
Torno a casa subito dopo pranzo, scopro che non va internet a casa, anzi, non va proprio un cazzo della linea telefonica, isolato, completo.
Biastimo e chiamo la Wind Infostrada (ho abbandonato Telecom dopo un leggero disservizio durato da quando ho messo la prima volta l’adsl, circa 11/12 anni fa, una cosa da niente proprio, mi cadeva la linea come mettevo a scaricare qualcosa, ma niente di che, solo che dopo 12 anni ero un po’ stanchino di aspettare la risoluzione).
Mi risponde un’operatrice, romena, albanese, non lo so, forse una donna dell’esta (quanto è bona sta polacchia), che in un italiano stentato mi dice che c’era un guasto in tutta la zona in via di risoluzione, entro le 18 di oggi. Ringrazio, riattacco e biastimo, ancora.
Parto alla volta della filiale Ing direct, dove abbiamo il conto relativo al bancomat perduto, per capire come procedere.
Durante il tragitto, neanche 15 km, trovo due incidenti, tutto bloccato, biastimo.

Coda


Alla filiale (sita in via Tuscolana a Roma, dove il biastimo per il parcheggio è compreso nel prezzo) mi dicono che se la vedranno fra di loro le banche, la banca dell’atm invierà alla nostra il bancomat, poi la nostra a noi, solo che nel mezzo non so ancora se e quando verremo a sapere se questo bancomat è stato recuperato o se l’è fottuto qualcuno nel momento di freddo e distrazione di mio fratello, insieme ai soldi.
Quindi pianifico i miei passi, invio il mio bancomat a mio fratello (il conto è cointestato, ma non è il mio conto principale, è solo un parcheggio per mandare soldi a mio fratello).
Poi se per quando è arrivato il mio bancomat non si sa ancora nulla del suo bancomat lo blocco, ma a quel punto per rifarselo deve tornare in Italia.
Ritorno a casa, durante i soliti 15km scarsi becco un altro incidente, che trovandosi a 20 metri da casa mi ha fatto gustare appieno gli ultimi km di strada per tornare a casa, biastimo, di nuovo.

Ancora coda


Da casa partiamo io e mia madre, con scatolotto e bancomat mio, strada facendo recuperiamo anche qualche vitamina (ci vorrebbe anche del fosforo credo) da inviare a mio fratello, già che si spediva qualcosa meglio abbondare.
Andiamo alla Gls che ho già usato in passato, ma hanno cambiato sede, per fortuna non era lontana la nuova, arriviamo culo culo qualche minuto prima della chiusura.
Prepariamo il pacco, mettiamo che sono integratori e poi… “C’è un problema, queste sono medicine, non possono andare all’estero”, vitamine prese alla parafarmacia… andiamo bene.
Allora optiamo per spedire il solo bancomat… “C’è un problema, non ci assumiamo la responsabilità di trasportare un bancomat”, Cristo, è un bancomat, mica una busta d’antrace!
Capisco che l’unico modo e affidarmi alle care, vecchie, sticazziste poste italiane, torniamo quindi a casa.
Sono le 19, telefono ancora isolato “Eh, entro le 18 risolviamo, eh, si, come no”.
Riuscire a chiamare mio fratello con Skype, senza internet a casa e con tutti i cell wind che da queste parti il 3g non lo vedono manco col fucile da cecchino, si rivela un’operazione impossibile, quindi chiamata internazionale, economicissima.
Chiamo la Wind Infostrada, tre volte, le prime due è caduta la linea.
Qui ricevo una risposta talmente spiazzante da raggiungere e forse superare il livello di quando chiamai la Netgear per lamentarmi del fatto che il 300N nuovo di pacca aveva la stessa copertura Wifi del vecchio 56mbps, nonostante le illustrazioni sulla scatola davano la copertura del 300N fra le 10 e le 20 volte superiore: “Eh, ma guardi che la potenza del segnale non significa nulla”.

Ridere


L’operatore stavolta è italiano, mi pare di cogliere un “velatissimo” accento partenopeo, molto più rassicurante che parlare con qualcuno che ti mette l’ansia che non stia capendo quello che gli dici.
“Senta, mi era sto detto che oggi alle 18…”
“Beh, e non ci sono riusciti, cosa vuole, lo sistemeranno domani, entro le 24 ore”.
“Ah, va bene, d’accordo…”
“E comunque e inutile che ci chiama…”
“Scusi?...”
“Si, cosa chiama a fare, è un problema tecnico, noi mica lo possiamo risolvere”.
“… ehm, scusi… ma vede… io sono un cliente Wind… ehm, se non mi funziona la linea… non dovrei chiamare l’assistenza Wind?...”
“Ma tanto mica possiamo farci nulla, deve aspettare, è un problema tecnico, cosa vuole che ne sappiamo noi…”
“V-Va bene… l-la ringrazio, b-buona sera”
Riattacco e rimango alcuni secondi in contemplazione, ero veramente troppo spiazzato dalla telefonata, cioè, se ho un problema di linea Wind cosa cazzo la chiamo a fare Wind, che tanto non può fare niente… e chi chiamo? I Ghostbusters?

E chi chiamerai?


E con questa si conclude la mia serata… ah, e se ho potuto mettere questo post è perché, alla faccia delle 24 ore di domani, la linea è ripartita, con enorme rammarico del partenopeo della Wind che è della Wind, ma non ha idea di come risolvere i problemi della Wind, sai avessi chiamato Tele2 per un problema alla mia linea Wind Infostrada avrei anche potuto giustificare l’esternazione…
Buona serata a tutti!

Pubblicato da (23:00) Commenti 0

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Autore:
Debiru



Collaboratori:
Jubei