MERCOLEDì 4 AGOSTO 2010

Voglia di lavorare

Voglia di lavorare

 

Poi uno si lamenta che rimane senza lavoro, quando magari prima di essere licenziato c’erano giornate in cui il massimo sforzo lavorativo era quello di spostarsi per recarsi al posto di lavoro e di andarsene poi.
Certi giorni si lavora di più, ad esempio ci si alza per prendere il caffè.
C’è nel nostro paese gente che viene pagata e non fa nulla ma di questo non ne è orgogliosa, non fa nulla perché qualcuno in alto s’è scordato di dargli qualcosa da fare, c’è altra gente invece che di cose ne ha da fare ma preferisce non fare nulla.

In Italia esiste il servizio della raccolta di rifiuti ingombranti, esiste per modo di dire, un po’ come la giustizia o l’uguaglianza, si è tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Nel mio comune se provi a chiamare il numero verde per la raccolta dei rifiuti ingombranti 99 volte su 100 non ti rispondono, mezza volta ti rispondono che devi provvedere tu, l’altra mezza ti fissano un appuntamento per il ritiro entro due mesi e per solo tre oggetti, roba che con una Smart porti più roba.

Almeno una volta quando gli portavi la roba erano accoglienti, nel senso, io ti levo un’incombenza (e ti pagano uguale), tu almeno dimostri felicità nel fatto che hai già il piatto servito, questo una volta…

L’altro giorno finalmente prendo la tragica decisione e inizio a fare fagotto di tutte le cianfrusaglie di pc che ho in giro per casa e che sono rotte o al 99% non userò mai più. Non tantissima roba e neanche così ingombrante, potevo benissimo buttare tutto nel cassonetto e tanti saluti, ma al contrario del soggetto italiano medio nutro la speranza che se porto qualche rifiuto nel posto giusto venga smaltito nella maniera giusta…

Carico tutto in macchina e parto alla volta del deposito rifiuti ingombranti…

Arrivo e chiedo al capo deposito dove gettare alcuni pezzi di computer; se gli avessi dato un calcio ai cojoni non avrebbe fatto un’espressione così lugubre.

Mi guarda per alcuni secondi con sguardo contrito, indeciso se mandarmi a fare in culo o darmi un calcio ai cojoni (o magari tutte e due le cose insieme).

Contrito



Poi farfuglia frasi sconnesse tipo “… c’è tanta roba… è pieno… dove… lo.. metto… pieno …”.

Poi si riprende e con lo stesso fare di un navigato cowboy che indica al novellino dove mettere la bisaccia con il bottino mi indica un cumulo di resti di tv e videoregistratori… “Metti lì… se trovi un posto… se non è tanta roba… “ e se ne va.

 

Cowboy


Ora non pretendo che se ti porto io l’immondizia invece di stanarti da dentro il tuo ufficio per venirla a prendere a casa (visto che la tassa sull’immondizia la pago) tu mi debba accogliere con gioia e stappare una bottiglia del vino migliore per brindare, ma almeno quel minimo di lavoro per cui sei pagato lo potresti fare, senza trattarmi come un mendicante che ti viene a chiedere l’euro al parcheggio del supermercato. Non dico tanto ma almeno quello. Avrei tanto voluto avere un camion pieno di pezzi di computer da buttare, tanto per levarmi la soddisfazione, peccato ne avessi solo due buste…

Pubblicato da Debiru (17:16) Commenti 0

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